Kitty

Kitty
Aros Mascotte By Eric Schwartz

sabato 10 aprile 2010

Ide e ancora sugli ambienti di sviluppo

P.s. Questo è il primo post scritto da aros con Owb!!!
Allora... Parlavo del compilatore e suggerivo gcc. Prossimamente vedremo un pò come usarlo per operazioni elementari visto che per la guida completa internet ne è piena.
Voglio stavolta parlarvi degli ambienti integrati di sviluppo anche detti IDE. Ide è una sigla che sta per Integrated Development Environment. Ambiente integrato di sviluppo, appunto.
In pratica sono dei software che comprendono particolari editor di testo, particolarmente orientati alla programmazione, che offrono tutta una serie di facilitazioni che un semplice editor di testo non offre. Oltre a questo offrono un compilatore, un linker e cosa non da poco, spesso, un debugger. Quest'ultimo è un programma che ci aiuta nello scoprire errori che, specie in grossi progetti, non sono così ovvii da scovare.
Esistono svariati ide per programmare sotto Amiga. Quelli per Amigaclassic sono ormai nell'ambito dell'abandonware o del freeware. E ciò, specie per chi lavora con un ambiente emulato è cosa buona e giusta!! Sotto Windows esiste un ambiente chiamato amidevcpp che permette di sviluppare programmi e compilarli sia per amiga classic che per amiga os4, aros e morphos. Una figata!!
Chiudo perchè i doveri di casa, stasera cucino io, mi chiamano.
A voi qualche link da dove scaricare qualche ide per programmare.
P.s. ce ne sono altri ma non ho i link da dove scaricarli anche perchè credo siano protetti da copyright e non in vendita:
hisoft c
sas c / lattice c
Ciao e alla prossima!!

giovedì 8 aprile 2010

E ancora teoria

Oggi continuiamo il discorso sui linguaggi.
Abbiamo detto che useremo il linguaggio C.
Andremo ad approfondire un pò cosa ci vuole per programmare in C sotto Amiga.
Abbiamo bisogno delle seguenti cose:
1) Un editor di testi
2) Un compilatore
Niente altro.
Come dicevamo ieri il C è un linguaggio di programmazione. Ci capiamo col computer scrivendo programmi. Questi programmi li scriviamo con un semplicissimo editor di testi.
Dopo averli scritti lanciamo un ulteriore programma, il compilatore appunto, che traduce quanto da noi scritto, in un formato digeribile al computer.
Dopo aver creato il codice digeribile al computer, c'è l'operazione di linking che crea il prodotto finale, cioè il programma bello e pronto da eseguire.
Il processo schematizzato in breve è quindi il seguente:
1) Scrivo il programma in C. Scrivo cioè quello che si chiama codice sorgente.
2) Compilo il mio codice sorgente col compilatore. Il compilatore controlla la sintassi e la semantica del linguaggio usato (in questo caso il c). P.s. per ogni linguaggio si usa un compilatore diverso. Prodotto del compilatore è il codice oggetto.
3) Se è tutto ok passo alla fase di linking, lancio cioè quel programma che provvede a creare il prodotto finale, cioè il codice eseguibile, impropriamente anche detto "programma".

Da notare che spesso le operazioni di compilazione e linking sono tra loro collegate pertanto potremmo non accorgercene di stare usando il linker (così si chiama il programma che fa il linking).

Veniamo al pratico:
1) Di editor di testo sotto amiga classic che aros ce ne sono un bel pò. Sotto Aros sto usando senza problema alcuno nowined di shinkuro. Esiste per tutti i sistemi Amiga e lo trovate al link proposto.

2) Veniamo al compilatore. Sotto Amiga Classic così come Os4, Morphos, Haiku, Aros e quant'altro esiste un compilatore C che si chiama gcc.
La versione per Aros è già inclusa nel sistema. La versione per Amiga Classic la trovate qui.

A domani che si continua!!!

mercoledì 7 aprile 2010

Un pò di approfondimento sugli ambienti, linguaggi e quant'altro di preliminare.

Dicevamo ieri che vogliamo imparare a programmare (che parola grossa) sotto sistemi amiga.
Dicevamo sempre ieri che ci concentreremo principalmente su aros e amiga classic.
Haiku è un sistema che ho usato pochissimo e quindi non saprei nemmeno da dove iniziare.
Fermo restando che sia haiku, che aros e gli altri derivati da amiga os hanno in comune la matrice di base.
In breve ciò che ci appresteremo a fare sarà cercare di realizzare delle semplici applicazioni sfruttando le "funzioni preconfezionate" del sistema operativo sul quale poi innesteremo dei piccoli casi pratici.
E nella pratica?
Nella pratica capiremo nella prima parte come creare e gestire le interfacce grafiche per raccogliere dati e presentarli. Contemporaneamente dovremo capire come elaborare i dati e come conservarli. Operazioni che si fanno "dietro le quinte" ma non meno (se non più importanti).
Nello specifico avremo quindi due livelli (prego i programmatori esperti di non inorridire a leggere queste cose):
1) Esterno, presentazione: E' il livello nel quale viene gestita la raccolta e la presentazione dei dati mediante caselle di testo, pulsanti, finestre etc. In pratica ciò che viene chiamata l'interfaccia.
2) Interno, elaborazione: è il livello non visibile all'utente nel quale vengono elaborati i dati.

Tutta questa gestione si fa appunto con la programmazione.
Che cos'è la programmazione? Premetto che molte delle definizioni le prendo da wikipedia (da infimo informatico non reinvento la ruota).
Cito:
"La programmazione è l'insieme delle attività che una persona, il programmatore, svolge per creare un programma, ossia un software. Un buon paragone è quello con l'insegnamento: è come se il programmatore "insegnasse" al computer come svolgere un determinato compito..."

Quindi il programmatore spiega al computer come eseguire determinate operazioni tramite un programma.
E'ovvio che per spiegare qualcosa a qualcuno ci si deve capire. Come? Parlando una lingua che entrambi capiscano.
Questa lingua che il programmatore e il computer parlano entrambi si chiama linguaggio di programmazione.
Come nelle lingue umane anche i linguaggi di programmazione sono vari.
Ne esistono di tutti i tipi e come nelle lingue umane, esistono persino i dialetti!!!
Sotto Amiga sono disponibili i più svariati linguaggi. Ma come in tutte le cose non possiamo parlare sette lingue contemporaneamente. Ci concentreremo allora ad imparare una sola lingua.
Nello specifico andremo a parlare di un linguaggio di programmazione che si chiama "C".
Non sto a parlare del perchè (al di la del fatto che mi serve per gli esami) parleremo proprio del C.
Vi basti sapere che è un linguaggio molto potente usato in tutte quelle applicazioni che richiedono "di tirare il meglio" da un computer.

Il percorso che affronteremo sarà allora di imparare a "parlare in C" per poter colloquiare con il nostro amigaos (o simile) e fargli fare ciò che vogliamo.
Naturalmente dovremo capire anche cosa sa fare lui (il computer) di base. Perchè se io e tizio parliamo entrambi italiano ma tizio non capisce una mazza di geografia astronomica mi capirà poco e niente.
Per oggi mi fermo qua perchè è ora di pranzo... (non è una motivazione valida per voi ma per me lo è :P )

martedì 6 aprile 2010

Ho visto cose...

"...Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser..."

Se a questo aggiungiamo che tutto il viaggio mi è costato talmente poco, l'ospitalità era ottima, la nave spaziale era semplicemente meravigliosa. Bene.
Questo è ciò che un Amighista ha vissuto ai tempi d'oro.
Questo per dire che chi usufruiva della tecnologia della fu commodore aveva in casa un gioiello che era avanti di venti anni almeno rispetto a ciò che la concorrenza proponeva.
Siamo nel 1985. Il mac era un coso in bianco e nero, il dos non aveva manco la grafica e il mouse era un aggeggio inutile ai più. Amiga offriva a un costo bassissimo un sistema operativo wimp a colori, multitasking, con idee (come il plug n'play) che sarebbero state copiate non prima di dieci anni dopo dalla concorrenza. Architetturalmente parliamo di una macchina che aveva processori dedicati che lavoravano in parallelo tra di loro. Processori specializzati che alleggerivano il carico della cpu centrale. Consideriamo che il concetto di scheda grafica accelerata è arrivata ai pc nella metà degli anni 90. Qui siamo sempre nel 1985.
Una combinazione quindi hw e sw esplosiva e con un ulteriore bonus: il costo.
Per capirci io pagai il mio amiga 500 (con software applicativi "scrigno sw" annessi) la modica somma di 1.100.000 Lire.
Un pc enormemente più scarso ne costava almeno 2.500.000 per non parlare di un mac ugualmente scarso che costava ancor più.
E allora eccoci qui.
L'ultimo amiga partorito da casa commodore è stato prodotto nel lontano 1994.
A che pro nel 2010 parlare ancora di una macchina sparita dal mercato 16 anni fa?
E qui ritorniamo all'inizio.
L'amighista.
Commodore è fallita ma l'impronta lasciata dentro a chi ha usato questi gioielli ancora oggi fa sentire i suoi effetti.
Chi ha vissuto proiettato di 20 anni avanti e tutto ciò che è arrivato dopo "l'aveva già visto" non può che essere rimasto attaccato, a volte in negativo, al passato.
Quali sono gli effetti sul mercato di questa persistenza oltre la fine di Commodore?
1) Il mercato non è mai totalmente morto. Ancora oggi rivenditori si procurano stock di vecchi amiga da rivendere. E credetemi, un computer di 20 anni fa venduto a 200 euro qualcosa significa quando il pc di casa dopo qualche mese ha già perso il 20% di valore. Le parti di ricambio e le schede di espansione sono tuttoggi disponibili nei circuiti specializzati e tuttoggi si vendono
2) Il software. E'sempre in sviluppo benchè rispetto al passato si parli di un mercato totalmente di nicchia e spesso per hobbisti.
3) Ad oggi esistono almeno due aziende che producono "macchine amiga" la italiana acube e la nordica a-eon. Si tratta di computer ppc sul quale gira--->
4) Amiga Os 4. Prodotto dalla Hyperion è l'incarnazione ufficiale del vecchio Amiga Os prodotto da Commodore. Non ne ho mai avuto uno sottomano visto che è scritto solo per ppc ma se ne parla molto bene.
5) Morphos. Figliastro di amiga os prodotto da pegasos. Ugualmente per ppc è un os che ricade nella categoria dei "quasi realtime". Parliamo infatti di un os velocissimo con tempi di risposta pressochè immediati.
6) Aros. Altro figliastro di Amiga Os. E'la versione opensource di amiga os (avendo con quest'ultimo una compatibilità pressochè totale a livello di api) e conta un numero di utenti in lenta ma costante crescita. E'una delle cause del mio riavvicinamento ad amiga. Provatelo e, quando in modalità virtual pc, le finestre vi si apriranno in tempo reale e la macchina (sulla quale nel frattempo gira un windows xp) andrà come una scheggia capirete cosa ha provato un amighista su un vero amiga.
7) Winuae. Emulatore più o meno perfetto del sw/hw amiga del tempo che fu (oggi chiamati classic). Ci si può far girare tranquillamente os e applicativi dalla versione 1.0 alla 3.9 di amiga os.
8) Beos. Altra incarnazione successiva di amiga os. Prodotto dalla defunta be inc, ad oggi rivive nell'opensource haiku.

Come vedete, siamo nel 2010, amiga è ben più che viva.
Quest'anno compie 25 anni e, proprio quest'anno, verrà lanciata sul mercato una nuova macchina l'A1 X1000. E'il primo sistema amiga completo (le ottime sam di acube sono "solo delle motherboard") da 15 anni a questa parte. Parliamo di un amiga al passo coi tempi.

E allora, a mio avviso, ha senso parlare di kitty, amy (le mascotte di aros e amiga così come ideate da eric schwartz) e le sue sorelle.

E ha ancor più senso parlare di sviluppo, di programmazione sotto amiga.
Perchè per essere veramente viva amiga deve avere degli sviluppatori.
Questo viaggio che faremo insieme sarà il viaggio di chi partirà da zero per imparare insieme.
Si parlerà, per quanto possibile, di sviluppo sotto tutte le varie piattaforme.
Ma in particolare su aros e su amiga classic.
Non appena mi procurerò un ppc daremo uno sguardo anche ad os4 e a morphos.
Alla prossima!!!